Slide 15 Slide 2 Foto di Filippo Maria Gianfelice

L'anima di ogni sacerdozio

Il volumetto raccoglie le meditazioni tenute alla Casa Pontificia, in presenza del papa Benedetto XVI, nell’Avvento del 2009 e nella Quaresima del 2010, in occasione dell’anno sacerdotale indetto dallo stesso pontefice per il 150° anniversario della morte del Santo Curato d’Arso Ad esse si aggiunge, alla fine, il discorso tenuto in San Pietro nel Venerdì Santo del 2010, sul tema di Cristo Sommo Sacerdote. L’anno sacerdotale è caduto, come si sa, in un momento in cui il clero cattolico è nell’occhio del ciclone per gli scandali della pedofilia. Seguendo la linea cata dal papa nella Lettera di indizione dell’anno sacerdotale del 16 giugno 2009, non ho cercato tanto di leva su un “puntiglioso rilevamento” delle deficienze del clero, quanto aiutare a riscoprire la bellezza della vocazione sacerdotale, “l’anima di ogni sacerdozio”, e favorire così un profondo rinnovamento del sacerdozio “nello Spirito Santo”. Ho ripreso qua e là delle idee espresse in precedenti miei libri, in particolare La vita in Cristo e, per l’ultimo capitolo, Maria, uno specchio per la Chiesa, applicandole in particolare ai sacerdoti.

Il libro però non è destinato soltanto ai membri del clero, sacerdoti e vescovi, ma a tutti i  battezzati. Per due motivi: primo, perché anch’essi devono conoscere chi è il sacerdote e cosa rappresenta per loro, secondo l’ammonimento che l’Apostolo rivolgeva ai corinzi: «Ognuno deve sapere chi siamo: servitori di Cristo e amministratori dei misteri di Dio» (cf l Cor 4, l); secondo, perché il sacerdozio ministeriale è a servizio del sacerdozio universale di tutti i credenti, tutti e due partecipano, in nlodo diverso, del sacerdozio unico di Cristo e si illuminano l’uno con l’altro. Sacerdoti e laici – gli uni in rappresentanza di Cristo, gli altri in unione con Cristo sono chiamati a dire, anche a nome proprio, rivolto ai fratelli, le parole della consacrazione: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo. Prendete, bevete, è il sangue».