Slide 15 Slide 2 Foto di Filippo Maria Gianfelice

Le beatitudini evangeliche

Questo libro raccoglie le meditazioni sulle beatitudini evangeliche tenute alla Casa Pontificia, in presenza del papa Benedetto XVI, nell’Avvento del 2006 e nella Quaresima del 2007.
Le beatitudini evangeliche hanno conosciuto, all’interno stesso del Nuovo Testamento, uno sviluppo e delle applicazioni diverse, a seconda della teologia del singolo evangelista e dei bisogni della comunità per cui scriveva. Gli esegeti distinguono tre fasi successive di questo processo: la fase originaria, consistente nelle beatitudini come si presume siano state formulate originariamente da Gesù durante la sua vita; la fase intermedia rappresentata dalle tradizioni orali che hanno preceduto la redazione scritta dei vangeli, dove è già in atto una prima interpretazione, e infine la fase finale che è quella giunta a noi nei vangeli di Luca e Matteo, di cui mostriamo di seguito, in sinossi, il rispettivo testo. Così il Dupont nel suo monumentale studio sulle beatitudini, le cui conclusioni principali avrò modo di presentare – e a volte di discutere – nel corso delle presenti meditazioni.
Mantenere fede a questa caratteristica originaria implica che anche oggi leggiamo le beatitudini alla luce delle situazioni nuove in cui ci troviamo a vivere, con la differenza, s’intende, che le interpretazioni degli evangelisti sono ispirate, e perciò normative per tutti e per sempre, mentre quelle di oggi non condividono tale prerogativa.
Alle beatitudini si applica quello che san Gregorio Magno dice di tutta la Scrittura, che cioè essa <>1, cresce con coloro che la leggono, rivela sempre nuove implicazioni e più ricchi contenuti, a seconda delle istanze e delle domande nuove con cui la si legge. Con questo spirito intendo riflettere sulle beatitudini, cercando cioè di illuminare la vita a partire dalla beatitudine e la beatitudine a partire dalla vita.
Secondo Matteo, Gesù, per pronunciare le beatitudini, salì sulla montagna e anche noi faremo idealmente lo stesso per meditarle. Ogni meditazione sarà come avanzare di un gradino, nel tentativo di scalare questa montagna “dalle otto balze”.